Data: 30/06/2007 - Anno: 13 - Numero: 2 - Pagina: 32 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
I RAGAZZI, LO SPORT E GLI IMPIANTI A BADOLATO. |
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AUTORE: Aldo Gallace (Altri articoli dell'autore)
Sul finire degli anni 70, Badolato si è dotato di impianti sportivi di prim’ordine. Nella “zona a mare” sono stati realizzati i “campetti” di pallacanestro-palla a volo, di tennis, di bocce, di calcetto-palla a mano… . Dovevano servire ad avvicinare i ragazzi alle più svariate attività sportive. I primi anni, “i campetti” hanno ospitato alcune gare dei giochi studenteschi regionali, entrando di fatto, nel circuito nazionale dei giochi della gioventù. Purtroppo si è trattato del “solito miraggio meridionale”. Già dopo qualche anno tutti gli impianti erano preda di erbacce e vandali. Eppure tanti ragazzi di Badolato, soprattutto in età di Scuola Media, lo sport lo praticano, ed anche bene. Sono note a tutti le “imprese” della squadra di palla a mano femminile “CS META DUE”, allenata dal prof. Valentino Paparo, approdata quest’anno addirittura in serie A. E per allenarsi, le nostre giovani e coraggiose atlete hanno usato la tanto cara (ai molti “sportivi nostrani”) piazzetta antistante la chiesa. Meno note, perché meno seguite, le imprese dei ragazzi che hanno preso parte ai campionati di corsa campestre. Preparati dal prof. Valentino (sì, sempre lui, instancabile) otto piccoli atleti hanno partecipato ai Campionati Regionali ASC (Associazione Sportiva Confindustria) svoltisi a Sellia Marina, e alcuni di loro si sono qualificati per la finale nazionale di Marina di Massa. E qui, “i nostri” hanno dimostrato di valere… Primo e secondo posto nella categoria “Ragazzi” per Sami Esthe, “etiope di Badolato”, e Domenico Caporale. Nelle categorie “Ragazze” e “Cadette” ottimi piazzamenti per Assia Kabba, “marocchina di Badolato” e per Cristina Gallelli… Anche per loro, purtroppo, gli spazi per gli allenamenti sono stati la piazzetta, il cortile della scuola, le strade cittadine. Fino a quando questi spazi saranno l’unica palestra dei nostri ragazzi? Chissà se, potendo usufruire in maniera costante degli impianti sportivi “a mare” e magari di una struttura coperta per gli allenamenti invernali, qualcuno di questi “piccoli atleti”, e di quelli che sicuramente verranno, potrebbe, un giorno, diventare GRANDE!?
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